Il direttivo

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giovedì 21 febbraio 2013

LE CONSEGUENZE DELL'ABORTO


Dott. Antonio Oriente


Un “concentrato di sofferenza” con il quale si compromette la salute psichica e fisica della donna,si uccide suo figlio e si limita la sua capacità gestazionale.

Le donne che scelgono di abortire sanno tutto ciò. Cosa gli viene detto dai medici. Cosa gli viene nascosto?

Nel Counseling pre-aborto, sarebbe serio e professionale illustrare alle donne venute alla loro osservazione per eseguire IVG, secondo la legge 194/78, il rischio “serio” che possono correre facendo firmare loro un consenso informato.

Venerdì 15 febbraio, il dott. Antonio Oriente, vicepresidente nazionale dell’Assoc.ne Ginecologi Ostetrici Cattolici Italiani, durante un incontro organizzato dal Movimento per la Vita di Marsala, in occasione del Seminario di Bioetica, ha illustrato quali possono essere le gravi conseguenze dell’aborto.

Durante il suo intervento, il medico messinese, ha fornito informazioni e dati ricavati da studi medici e scientifici effettuati a livello nazionale e internazionali.

Da essi si è potuto comprendere che numerose sono le conseguenze dell’aborto.
  • Ripercussioni Psichiche (Gli effetti sulla salute mentale dell’aborto volontario sono confermati da recenti studi che testimoniano i legami stretti ed i rapporti causa/effetto tali da far coniare la nuova definizione di : “Sindrome Post-Aborto”)
    • Dimostrato un aumento dei tassi di malattia mentale, autolesionismo e conseguente abuso di sostanze alcoliche e psicotiche(droghe)con effetti persistenti in donne con precedenti di aborto volontario
    • La depressione si verifica tra 11 e 40% delle donne sottoposte ad uno o più aborti
    • Stabilito un incremento sostanziale dei casi di depressione in coloro che hanno abortito rispetto a coloro che hanno proseguito la gravidanza
    • Dimostrata una incidenza del 37% di depressione maggiore in donne con precedente esperienza di aborto indotto
    • L'ansia si presenta in circa il 25% delle donne sottoposte ad aborto indotto
    • Confermato Abuso di alcool nel 15-30% e abuso di droghe nel 10-32% delle donne sottoposte ad aborto volontario.
    • Fino a 5 anni dopo l’aborto indotto trovati disturbi psichici di intensità superiore a quelli da aborto spontaneo;caratterizzati da dolore,senso di perdita,senso di colpa,rabbia, presenti per tutto il periodo di osservazione nel 5% dei soggetti osservati contro un 1% dei soggetti che presentavano tale sintomatologia dopo una gravidanza a termine.
  • Ripercussioni fisiche
    • A breve termine
      • Haematometra (post-abortal sindrome),Aborto ritenuto
      • Endometrite
      • Perforazione uterina e lacerazioni
      • Emorragia
      • Lacerazioni e lesioni del collo dell’utero
      • Rottura d’utero
      • Coagulazione intravascolare disseminata(DIC)
      • Disturbi gastro-intestinali
      • Convulsione
      • Ipernatriemia(legata ad alcune metodiche)
      • Malattia infiammatoria pelvica(Pid)
      • Embolia
      • Anestetico-reazioni
      • Mortalità
    • A lungo termine
      • Gravidanza ectopica (L'aborto ha dimostrato di essere un fattore di rischio per l’evidenziarsi di future gravidanze ectopiche)
      • Nascita pre-termine
      • L’Aborto indotto è stato individuato quale causa di aumento di nascite premature con contrazioni e parto pre-termine (tra 20-33 settimane di gestazione). Il rischio aumenta con più aborti. L'aborto può causare lesioni cervicali con conseguente cervice incompetente, che è un fattore di rischio per la nascita prematura. L'aborto è anche associato a cicatrici uterine, aderenze(sinechie) ed infezioni, che a loro volta aumentano il rischio di nascita prematura.
      • Placenta previa
      • Sensibilizzazione Rh
      • Sulle gravidanze future (Sterilità)
        • Da Sindrome(psichica) post-aborto
        • Da problemi allo sviluppo e maturità endometriale
        • Da alterazioni anatomiche del distretto pelvico
        • Se una donna si sottopone ad un aborto indotto il TASSO DI STERILITA' AUMENTA DEL 10% (Polonia 6,9, Giappone 9,7, e percentuali analoghe per Olanda Norvegia, Singapore e Russia) (Induced Abortion, A Document Report Higlers & Shearin, 1971, p. 30)
        • L’aborto indotto può essere un fattore che riduce la fertilità futura fino a provocare sterilità; il problema si può presentare anche anni dopo l’aborto, quando la donna tenta di concepire un figlio. Le complicanze che influenzano negativamente la fertilità futura comprendono la sindrome post-aborto, la malattia infiammatoria pelvica (PID), perforazioni dell’utero che provocano tessuto cicatrizzante, aderenze uterine, tessuti fetali e/o placentari ritenuti con endomiometrite conseguenziale, o problemi allo sviluppo e maturità endometriale.
      • Oncologiche (L’aborto indotto aumenta notevolmente il rischio di cancro al seno perché interrompe i normali cambiamenti fisiologici al seno che avvengono durante una gravidanza a termine, e che abbassano il rischio di cancro al seno per la madre. Una donna che porta a termine una gravidanza a 20 anni ha una diminuzione del rischio di cancro al seno del 90% rispetto ad una donna che aspetta fino a 30 anni.

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